
Sake è una parola giapponese che in molti conoscono, una bevanda forse poco richiesta al di
fuori degli ormai noti ristoranti ispirati al Paese del Sol Levante, ma che negli ultimi anni sta
progressivamente avendo successo anche in ambienti estranei ai locali ove è possibile
degustare il Sushi, altro termine di universale notorietà. Se tutti conoscono la nota bevanda
alcolica, forse molti meno comprendono l'importanza che essa riveste nella filosofia
nipponica del vivere quotidiano. Il bere, nella cultura giapponese, è un qualcosa di più
profondo ed intimamente complesso di ciò che può rappresentare per quella occidentale, la
nostra, il sorseggiare un calice di rosso. Il consumo del sake è un rituale che affonda le
origini in tempi immemori e che vede un legame ideale con il nomikai, una sorta di evento
festivo dedito (anche) al consumo di bevande alcoliche e che, rompendo con il formalismo
tipico della cultura nipponica, elimina la barriere dettate da un'etichetta talora assai rigida
per unire amici, compagni di studio, colleghi di lavoro, in un momento di piacevole
rilassatezza.
L'offrire il sake, e dunque il degustarlo insieme alla persona cui è stato offerto, stimola
l'incontro personale, spinge alla socialità, rafforza il legame, ammanta di piacevolezza e
tranquillità un momento di pausa nell'ordinaria (ma soprattutto ordinata) e frenetica
quotidianità del vivere.
Non è certo questa premessa, sicuramente superficiale ed approssimativa, a spiegare le
ragione del bere e soprattutto le radici culturali, storiche e filosofiche di un uso – quello
appunto del consumo di bevande alcoliche – radicato in un paese assai lontano da noi per
gusti, tradizione, omogeneità etnica, attenzione della cosa pubblica e molti altri aspetti.
Queste brevi parole si rendono però necessarie per far comprendere (o almeno tentare di far
comprendere) la particolarità di un evento che, per la quinta edizione, avrà luogo a Firenze
dal 16 al 19 ottobre (i primi tre giorni in vari locali diffusi sul territorio cittadino, l'ultimo
presso il Conventino, in Via Giano della Bella), il cui titolo "Firenze Sake Days" evoca
senza tanti preamboli il protagonista principale (ma non esclusivo) della manifestazione.
Il plauso dell'iniziativa deve riconoscersi alla Scuola Italiana Sake la quale, collaborando
con Promo Wine e Firenzesake.com, ha radicato a livello nazionale un appuntamento
annuale imperdibile non destinato solo ai cultori del sake o, comunque, delle bevande
alcoliche giapponesi tradizionali (si pensi alle birre artigianali o al whisky giapponese, ma
anche ai vini) ma aperto ad un pubblico di curiosi che, si augurano gli organizzatori, sia
possibilmente sempre più vasto. D'altronde i numeri sono di conforto per questa prospettiva:
quattro sono le edizioni già concluse, connotate da un aumento progressivo di coloro che
hanno partecipato ai diversi eventi organizzati nell'ambito della kermesse.
Tante le iniziative create per soddisfare le esigenze più varie; da quelle degli appassionati ed
intenditori della materia, a coloro che vogliono avvicinarsi per la prima volta ad una cultura
del tutto ignota, senza tralasciare coloro che si trovano a metà strada e che, forniti di
embrionali conoscenze, vorrebbero approfondirle nella ricerca di nuove strade olfattive da
esplorare.
Anzitutto le degustazioni, nel cui ambito sono previste un centinaio circa di etichette; per i
neofiti sono previsti esperti del settore i quali offriranno le indicazioni basilari sulle
caratteristiche dei prodotti (comunque acquistabili), illustreranno gli aspetti tipici delle
singole bevande e dunque ne spiegheranno le linee produttive.
Per coloro che invece sono particolarmente "affezionati" alla cucina italiana, giovedì 16
ottobre l'Enoteca Alessi organizza un incontro ove sarà possibile degustare un abbinamento
di sake con una selezione di formaggi nazionali, quasi a voler fondere idealmente le due
culture.
I primi tre giorni sono dedicati ad eventi variamente ubicati in diversi locali del territorio
cittadino; tra essi, come sopra ricordato, l'Enoteca Alessi (una delle più famose ma anche
più fornite) e il caffè Rivoire (di origini piemontesi, aprì i battenti quando Firenze divenne
capitale d'Italia). La quarta ed ultima giornata – domenica 19 ottobre – si svolgerà
interamente al Conventino a partire dalle 11.30 ove le degustazioni (con prenotazione
obbligatoria) si apriranno con un brindisi di benvenuto ("il sake oggi") per finire in serata
assaporando del buon Whisky (ovviamente made in Japan).
Tutte le informazioni utili, programma in primo luogo, potranno essere reperite al sito web
ufficiale www.firenzesakeday.com.









